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martedì 10 maggio 2011

QUANDO LA PAROLA "MAFIA" E' TRADUCIBILE IN GRECO

Vivendo in Grecia sono obbligato ad avere la patente greca. Per chiedere delle semplici informazioni, sono andato a una scuola guida dove l'istruttore "molto gentile" si e' preso l'impegno di chiedere alla motorizzazione su come muoversi, dato che ci va ogni giorno. Ha voluto una fotocopia della mia patente e gliel'ho fatta fare. Intanto mi sono iniziato a organizzare per la procedura e come prima cosa ho chiamato un ospedale statale per fare le varie visite necessarie. Ma quando all'ospedale hanno saputo che si trattava di visite per il rinnovo della patente, mi dicono che devo fare riferimento a una scuola guida e loro mi diranno presso quali medici recarmi. Pago la mia previdenza sociale 4000 euro all'anno e poi devo andare in ambulatori privati? Probabilmente la scuola guida prende una percentuale. Incazzatomi, sono andato prima al consolato per farmi autenticare una fotocopia della patente per poi portarla al Ministero degli esteri a farmela tradurre. Tornato, sono passato alla motorizzazione (alla stessa oggi sarebbe andato anche l'istruttore della scuola guida) e ho chiesto le varie informazioni. La ragazza allo sportello, molto gentile, va dalla sua dirigente per poter essere piu' precisa con me. Tornata mi spiega che se porto tutte le carte necessarie prima che scada la mia patente non ci sara' bisogno di fare nessun controllo medico e in 10 o 15 giorni avro' la mia nuova patente greca.
Torno a casa e chi mi chiama! L'istruttore: "Salve, sono l'istruttore della scuola guida. Come sta? Allora, questa mattina sono stato alla filiale del Ministero dei Trasporti e mi hanno detto che purtroppo la procedura e' complicata e lunga e non si riuscira' a fare tutto nei termini previsti di 90 giorni. Deve prima di tutto farsi inviare dei documenti dall'Italia che attestino che la sua patente sia valida, poi le consiglio di venire da me questa sera, intorno alle 8, cosi' ci conosciamo e andiamo a trovare uno dei dirigenti del Ministero, un mio amico, per fartelo conoscere e lui poi ti dira' come si puo' fare per velocizzare la cosa". Io, dopo aver ascoltato tutto, gli ho detto che anche io quella mattina sono stato alla stessa motorizzazione e che mi hanno detto tutt'altro e che anche io avevo parlato con una dirigente. Ho chiesto all'istruttore se il suo dirigente aveva mantenuto il mio nome pensando a futuri bastoni tra le ruote e mi ha rassicurato di no. L'istruttore di fretta e furia mi ha detto che, come professionista del campo, ha cercato di aiutarmi e che, se mi hanno detto altro, meglio per me. Ha chiuso.

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